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Metaverso e cybercrime,  impatto sull’ambiente, acqua e sicurezza alimentare

La Biblioteca Pubblica di MISR “MPL” del Cairo, il 23 maggio scorso, è stata teatro dell’ incontro  su “Metaverso e cybercrime,  impatto sull’ambiente, acqua e sicurezza alimentare”. L’incontro è stato organizzato dal COPPEM, dall’associazione Arab Women Leaders, dalla ONG Creators Union of Arab e dalla Fondazione Al-Hadidi. I lavori sono stati aperti dal Counselor Hudly Hussein, presidente del COPPEM. Di metaverso e cybercrime, hanno parlato Badria Soliman, la presidente dell’associazione Arab Women Leaders, Souhair Derbase, in rappresentanza della sezione libanese, Arab Women Leaders, Ahmed  Nour, Creators Union of Arab, Nidaa Al-Hadidi, Muhammad Fahmy e Abeer Diab in rappresentanza del National Council for Women. La sessione è stata moderata da Hala Hadly Hussein, segretaria generale della Federazione Arab Women Leaders.

Adly Hussein, ha parlato di criminalità informatica evidenziando la necessità di una formazione professionale adeguata, particolarmente rivolta ai giudici che contrastano la criminalità nell’ambito del cybercrime locale, internazionale e mediterraneo. Fahmy, ha parlato delle rivoluzioni industriali e della tecnologia, a partire dall’invenzione del computer fino alla quarta rivoluzione industriale, considerando il metaverso come uno degli elementi della tecnologia utile alla nuova conoscenza e all’analisi delle informazioni. Badria,  ha discusso della nuova era della digitalizzazione sulla sicurezza alimentare e di come trarne vantaggio per lo sviluppo della ricchezza agricola e zootecnica e dell’impatto su ambiente, clima e acqua. Ahmed Nour ha evidenziato l’importanza del ruolo della proprietà intellettuale nella protezione delle nuove ricerche e invenzioni del metaverso. Souheir Derbass, ha focalizzato la sua attenzione sui rischi del metaverso, raccomandando un uso moderato dei dati informatici, affinché l’umanità sia protetta da questa nuova epoca segnata dalla realtà virtuale.