All’assemblea generale del Comitato, ospitata online il 25 giugno, si aprono le “Conversazioni Euromediterranee” con la partecipazione della Commissione europea, della Lega Araba e degli enti locali per rilanciare il dialogo e la cooperazione nella regione
Mercoledì 25 giugno 2025, alle ore 10:30, si aprono i lavori dell’Assemblea Generale del COPPEM, che quest’anno si arricchisce con un importante appuntamento internazionale: “Conversazioni Euromediterranee – Il Nuovo Patto per il Mediterraneo: un percorso verso una Regione più coesa?”, promosso dallo stesso Comitato per favorire un confronto aperto tra istituzioni europee, autorità locali e organismi multilaterali.
L’incontro sarà trasmesso in diretta mediante la piattaforma Zoom: è possibile partecipare cliccando su questo link per connettersi online. Non perdere l’occasione di assistere agli interventi di istituzioni internazionali e rappresentanti dei territori euromediterranei.
Ad aprire l’incontro sarà Francesco Sammaritano, segretario generale del COPPEM, a moderare i lavori sarà Ilia Mazzone, responsabile delle relazioni esterne del Comitato. Interverrà Michael Karnitschnig, vice direttore generale per la regione del Medio oriente e Nord Africa (MENA), anche a nome di Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea e prima commissaria con delega specifica per il Mediterraneo.
Seguirà Xavier Aragall Flaqué, responsabile del programma EuroMed presso l’IEMed, con un approfondimento sui dati dell’indagine EuroMed 15, frutto di un processo consultivo che ha coinvolto organizzazioni della società civile e attori locali, tra cui lo stesso COPPEM. A seguire, Rama El Ezzi, vice direttrice della città di Amman, consigliera del sindaco e membro dell’ARLEM, interverrà con una riflessione sul punto di vista territoriale. Enas Sayed Mohamed Aly Mekkawy, capo missione della Lega dello Stato Arabo in Italia, porterà il contributo della Lega Araba sulle strategie di cooperazione e sviluppo nell’area.
Alle 11:20 si aprirà lo spazio per il dibattito e il confronto diretto con il pubblico. Dalle 11:30 interverranno i membri del COPPEM, rappresentanti di enti locali della regione euromediterranea, con testimonianze dal basso, esperienze concrete e proposte. Le conclusioni saranno affidate a Adly Hussein, presidente del COPPEM.
Il nuovo Patto per il Mediterraneo, al centro della giornata, rappresenta la volontà dell’Unione europea di rilanciare la cooperazione con il Vicinato meridionale e i Paesi del Golfo, affrontando sfide comuni come l’occupazione giovanile, la migrazione, la formazione, la transizione energetica, la valorizzazione culturale e la sicurezza. È una strategia che non può prescindere dal coinvolgimento dei territori.
Il segretario generale del COPPEM, Francesco Sammaritano, ha dichiarato: “Questo evento nasce dalla consapevolezza che oggi più che mai il Mediterraneo ha bisogno di uno spazio comune di dialogo, di visione e di progettualità. Il nuovo Patto europeo non può essere solo un esercizio istituzionale, ma un processo realmente inclusivo. Il COPPEM, con la sua rete di enti locali, vuole essere il ponte tra le politiche sovranazionali e le esigenze quotidiane delle comunità mediterranee, affinché ogni territorio possa riconoscersi in questa visione condivisa di futuro”.
L’evento si inserisce nel percorso avviato con la consultazione EuroMed 15, coordinata dallo IEMed, che ha visto una partecipazione attiva della società civile e delle amministrazioni locali. È il segno di una nuova stagione di dialogo multilivello, capace di trasformare le sfide geopolitiche in opportunità di sviluppo condiviso.
Le parole della commissaria Dubravka Šuica, pronunciate alla XIX sessione dell’assemblea parlamentare del Mediterraneo a Roma, riassumono lo spirito del Patto: “Il Mediterraneo ha sempre occupato un posto speciale nel cuore e nella storia degli europei. Oggi rilanciamo il dialogo con i Paesi del Sud, partendo da commercio, energia, formazione, crescita sostenibile. Il futuro si costruisce insieme”.
In una regione dove oltre il 50% della popolazione ha meno di 24 anni, il Patto si propone di generare opportunità concrete: un network euromediterraneo di università, investimenti nelle energie rinnovabili come l’idrogeno verde, iniziative per il turismo responsabile, tutela del patrimonio culturale e contrasto alla fuga di cervelli. Il Mediterraneo non è solo un’area geografica: è uno spazio politico, umano, culturale. Le “Conversazioni Euromediterranee” promosse dal COPPEM vogliono essere un’occasione concreta per immaginare, insieme, un nuovo modello di coesione e prosperità per l’intera regione.