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foto WWF

Riciclo, riuso e riduzione, tre R imperative per l’eliminazione dell’inquinamento della plastica, tema della Giornata mondiale dell’ambiente 2023, così come annunciato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e dal Governo della Costa d’Avorio che ha ospitato, in collaborazione con i Paesi Bassi, la cinquantesima edizione della Giornata indetta dall’ONU il 5 giugno.

Una Giornata che ha coinvolto decine di milioni di persone che si sono unite per partecipare virtualmente e di persona ad attività, eventi e iniziative di ogni tipo in tutto il mondo e che ha visto la partecipazione di 175 paesi che hanno approvato una bozza di accordo sull’abbattimento della plastica che sarà esaminata a novembre a Nairobi, con l’obiettivo di un trattato finale entro il 2024, accordo che si aggiunge a quanto stabilito dalla risoluzione adottata nel 2022 all’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente che chiede lo sviluppo di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante.

Negli ultimi 50 anni questa giornata internazionale è diventata una delle più importanti al mondo per le cause ambientali e la Costa d’Avorio, che è stata tra i 196 paesi che hanno firmato gli Accordi sul clima di Parigi nel 2016, con l’obiettivo di mantenere le temperature globali al di sotto dei due gradi Celsius e che già dal 2014 ha bandito l’uso di sacchetti di plastica, passando ad un imballaggio riutilizzabile, oggi si avvicina sempre di più ad essere un modello nella campagna contro l’inquinamento da plastica. La città più grande del paese, Abidjan, infatti, è diventata anche un hub per start-up attente all’ambiente.

La Giornata mondiale dell’ambiente 2023 è stata sostenuta dal governo dei Paesi Bassi, fortemente impegnati a ridurre la produzione e il consumo di plastica monouso, un paese esemplare che ha implementato misure ambiziose relative all’intero ciclo di vita della plastica e che fa parte della High Ambition Coalition che mira a sviluppare uno strumento internazionale legalmente vincolante per combattere l’inquinamento da plastica.

Il mondo è inondato dalla plastica e i suoi effetti dannosi sulla salute, l’economia e l’ambiente non possono essere ignorati perché come una piaga colpiscono tutte le comunità del globo, basti pensare che ogni anno nel mondo vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali destinate a un ciclo di vita monouso. Meno del 10% viene riciclato. Si stima che tra i 19 ei 23 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscano ogni anno nei laghi, nei fiumi e nei mari.

Allo stesso modo, le microplastiche invadono il cibo, l’acqua e persino l’aria. I prodotti in plastica monouso che vengono scartati o bruciati non solo danneggiano la salute umana e la biodiversità, ma contaminano anche tutti i tipi di ecosistemi, dalle cime delle montagne al fondo del mare. Per questo motivo è essenziale che i governi, il settore privato e le altre parti interessate amplifichino e attuino misure mirate efficaci per contrastare le cause che minacciano il nostro pianeta con un cambiamento radicale dell’ecosistema.

La celebrazione di questa giornata ci offre l’opportunità di ampliare le conoscenze affinché  persone, aziende e comunità possano adottare un comportamento responsabile  nella conservazione e nel miglioramento dell’ambiente. L’essere umano è parte integrante di un sistema complesso fatto di risorse fondamentali e di un equilibrio naturale che impegnano la responsabilità di ciascuno di noi.