La terza edizione del Muliebris – il festival dei diritti e del riscatto delle donne – segna una nuova tappa di quello che a Capaci è oramai diventato un appuntamento fisso. Nato dall’ingegno e dall’entusiasmo della Consulta delle donne di Capaci, il Muliebris è un festival che parla di donne alle donne e agli uomini, per una cittadinanza consapevole e inclusiva, a beneficio di tutte e di tutti. Da tre anni, ogni estate, per tre giorni, il palinsesto del festival si riempie di incontri con l’arte e, attraverso di essa, promuove la sensibilizzazione sul tema dei diritti delle donne: presentazioni di libri, mostre fotografiche, performance teatrali e canore spingono alla riflessione sul patriarcato e sui suoi nefasti esiti, provando a gettare le basi per il loro superamento. Novità di quest’anno è stata la partecipazione della Regione Siciliana e del COPPEM come partner del festival. Il loro ingresso ha fatto sì che agli eventi artistici si affiancasse un’iniziativa volta a far confrontare le istituzioni locali con la cittadinanza, in un incontro attivo e costruttivo sul tema della partecipazione femminile alla vita pubblica locale. L’evento, che si inserisce nel quadro della promozione della “Carta Euromediterranea per l’uguaglianza tra donne e uomini nella vita locale”, ha raccolto le adesioni di svariati sindaci del territorio: oltre che Capaci, comune ospite dell’evento nonché organizzatore e promotore del Muliebris, hanno partecipato i comuni di Carini, Alcamo, Bagheria, Castellammare e Trappeto. I sindaci e i/le rappresentanti istituzionali delle municipalità sopra citate hanno risposto a domande poste da Roberta Puglisi, dell’ufficio stampa del COPPEM, e dal pubblico. Dal confronto è emersa la necessità di adeguare i tempi della politica ai ritmi di vita delle donne – diversi da quelli maschili a causa dei ruoli di genere tuttora in vigore – ma anche l’importanza di creare scuole di politica per le donne o spazi dedicati alla riflessione e alla partecipazione femminile alla vita pubblica, come, appunto, la creazione di un Consulta delle donne in ogni comune. L’incontro è stato anche occasione, per i sindaci presenti, di aderire pubblicamente alla Carta Euromediterranea e alla missione che essa si propone: il raggiungimento dell’obiettivo n. 5 dell’agenda 2030, “parità di genere”. Significativo l’intervento videoregistrato dell’assessore regionale agli enti locali, Andrea Messina, il quale ha ribadito non solo l’importanza delle pari opportunità per il governo regionale siciliano, ma anche la massima apertura a cooperare con gli organizzatori dell’evento in azioni future. Al video-messaggio ha fatto eco l’intervento dell’On. Mario Giambona, deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, il quale ha più volte sottolineato l’urgenza di una legge regionale per la doppia preferenza e di altre misure miranti a garantire la giustizia di genere anche in Sicilia. Insieme alla mostra della campagna “Think On It”, “Verso la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica negli enti locali” ha aperto così il Muliebris, lo scorso 24 agosto. Partner dell’iniziativa, oltre al Comune di Capaci, alla Consulta delle Donne e al COPPEM, sono stati il Dipartimento degli Affari Extra-Regionali della Regione Siciliana, il Comitato Unico di Garanzia della Regione Siciliana, Fidapa Distretto Sicilia e Aiccre Sicilia. Il Festival è poi proseguito, nelle due giornate successive, con altri ragguardevoli appuntamenti. Il 25 agosto, nel tardo pomeriggio si è tenuta la presentazione di “Tra amiche” opera narrativa a cura di Ivana Margarese, mentre alle 21.30 lo spettacolo teatrale “Lithologìa – parole come pietre”, a cura di Marilena La Rosa e interpretato da Giovanna Corrao, ha messo in scena tre monologhi di donne della tradizione greca: Cerere, Medea e Cassandra. Attraverso le parole e gli struggimenti di questi immensi personaggi del mito, gli spettatori e le spettatrici hanno avuto accesso alla sensibilità e alla prospettiva femminile. Il festival si è chiuso il 26 agosto con la toccante performance musicale “Via Santa Liberata”, di Matilde Politi. #THINKONIT gli scatti contro la discriminazione di genere