Il dialogo, per le società multiculturali e multietniche, è una scelta di pace civile e politica, uno strumento per crescere, per confrontarsi e di aiuto per oltrepassare incomprensioni, distanza e ignoranza. Le religioni non possono esimersi dal compito di costruire ponti tra i popoli e le culture, perché tutte le religioni dovrebbero avere un fondo di unità che possa rispondere al senso del rapporto dell'uomo con Dio, pianificato in un disegno di creazione che renda disponibile la salvezza per tutti. La pandemia, ha aperto nuovi scenari e, dunque, nuove sfide.
Il COPPEM ha affrontato la tematica su” Il ruolo della fede nella ricostruzione socio-culturale post pandemica”, insieme ai rappresentanti delle principali religioni monoteiste dell'area euromediterranea, in un incontro che si è tenuto il 16 febbraio scorso e che pubblichiamo di seguito
Alla conferenza hanno preso parte:
On. Avv. Gaetano Armao – Vice Presidente della Regione Siciliana
Dott. Francesco Sammaritano – Segretario Generale del COPPEM
Dott. Abdellah Redouane – Segretario Generale Grande Moschea diRoma S.E. Oren David – Ambasciatore dello Stato di Israele presso la Santa Sede Dott. Adly Hussein – Vicepresidente COPPEM
Rabbino Capo David Rosen KSG CBE -Direttore Internazionale degli Affari Interreligiosi, AJC S.E. Mons Ambrogio Spreafico – Presidente della commissione per il dialogo interreligioso e
interculturale della CEI
Imam Dott. Nader Akkad – Grande Moschea di Roma
Sig. Oded Wiener – già Direttore Generale del Gran Rabbinato di Israele, Coordinatore del Comitato del Gran Rabbinato di Israele per il Dialogo con le religioni del mondo
S.E. Mons. Antonino Raspanti – Arcivescovo di Acireale, vicepresidente nazionale della CEI e membro del Consiglio Pontificio per la cultura
Imam Ahmad Macaluso – Imam di Palermo, Comunità Religiosa Islamica Italiana (COREIS)
Ha moderato: prof. Anna Pia Viola - Docente di Filosofia Teoretica alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia
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