Non spetta certo a me stilare un bilancio definitivo, ma desidero condividere alcune riflessioni su questo anno che volge al termine.
Il 2020 è stato un anno denso di soddisfazioni per il COPPEM, segnato da importanti traguardi e da un lavoro straordinario che ha portato risultati concreti. Tra questi, spicca l’adesione di nuovi enti locali e regionali europei, nonché di paesi come il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il Bahrein. Questi nuovi membri si affiancano alla già significativa rappresentanza dei paesi arabi e di Israele, rafforzando ulteriormente la nostra rete e il nostro ruolo come spazio di dialogo e cooperazione nel Mediterraneo.
Il nostro obiettivo, oggi più che mai, è quello di consolidare un clima di condivisione, in cui tutti i membri del COPPEM possono riconoscersi in valori comuni e contribuire alla costruzione di programmi condivisi. È necessario gettare basi solide per un futuro che ci veda uniti nella ricerca di soluzioni e opportunità per le nostre comunità.
Immaginiamo un domani in cui il Mediterraneo sia uno spazio più sicuro e inclusivo, in cui le giovani generazioni europee, arabe e israeliane possano incontrarsi e collaborare attraverso programmi di gemellaggio mirati. Un futuro in cui, di fronte alle grandi sfide globali – dalla crisi pandemica ai cambiamenti geopolitici – la collaborazione, la cooperazione e la solidarietà diventino strumenti essenziali per affrontare le emergenze e costruire prospettive comuni.
A nome dei membri e dei colleghi del COPPEM, rivolgo a tutti i migliori auguri per un anno ricco di salute, ripresa e solidarietà.