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Si concluderà il 31 agosto del prossimo anno il prgetto “MedGaims” finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei progetti ENI CBC MED. Il progetto coinvolge Italia, Libano, Giordania e Spagna, ed è finanziato con un totale di 2 milioni 300 mila euro (2 milioni 100 mila euro finanziati dall’Unione Europea e il restante 10% co-finanziato dai governi nazionali). “MedGaims” è l’acronimo di “Mediterranean GAmifIcation for Memorable tourist experienceS”. La parola “Gaims” è la sintesi di un primo livello di cooperazione tra i quattro Stati: si pronuncia come la parola inglese “games” ma la trascrizione “sbagliata” ha reso la sigla applicabile a tutti i paesi in quanto in Giordania l’utilizzo della parola “gioco” nei documenti ufficiali è ritenuto offensivo. Alghero è l’unica città italiana coinvolta nell’iniziativa, che, “lavora sul piano diacronico e sulla memoria esperienziale per reificare il tempo, anticipando e protraendo nel futuro il vissuto”. Questo è l’obiettivo, in sintesi, della gamification, analogica e digitale, applicata nwl settore turistico. In buona sostanza si intende rivoluzionare la tradizionale visita ai siti culturali, utilizzando tecniche e tecnologie della gamification, trend internazionale in ascesa nell’ambito delle politiche innovative per la promozione turistica e culturale che “utilizza le tecnologie messe a punto dalle giovani start-up per innovare e rendere unica l’esperienza del viaggio mediante l’applicazione del game design a nuove forme di fruizione dei luoghi turistici”. Il bando in questione ha visto partecipare game designer di tutta l’area euro-mediterranea, e ha dato luogo ad Alghero, per esempio, ad una sfida in due “hackathon” svolti nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno, in forma virtuale a causa della pandemia di Covid-19. Il bando ha dunque premiato le idee di gioco di cinque squadre italiane, di cui due della Sardegna. Ai cinque vincitori sono assegnati i 60mila euro di finanziamento per la realizzare di cinque giochi, due digitali per un massimo di quindici mila euro ciascuno, e tre analogici da dieci mila euro. Le due aziende sarde (di Cagliari e Alghero) sono le società ideatrici dei giochi digitali. Il lavoro della gamification agisce sulla memoria esperienziale attraverso tre dimensioni: “portare il turista fuori, dentro e dopo il viaggio, ovvero, al di là dei percorsi turistici convenzionali, per coinvolgere ogni fascia di pubblico e in ogni periodo dell’anno; consentire un’immersione nella storia e nella cultura del luogo grazie alla duplice esperienza reale e virtuale – quest’ultima agendo da preludio all’esperienza reale e al contempo, permettendo al turista di riviverla grazie al gioco”. In Giordania, infine, una ragazza di 24 anni, Sondos Al Rqibat, ha progettato e ottenuto un finanziamento per un nuovo gioco da tavolo “Gadara spinner”, dedicato appunto all’antica città, oggi Umm Qais, che fa parte del patrimonio archeologico del Paese.