Per più di 40 giorni, Gaza è stata testimone di una guerra straziante e implacabile, con costi umani schiaccianti. Gli attacchi aerei israeliani hanno avuto un impatto devastante, causando la morte di oltre 11.000 palestinesi, lasciando decine di migliaia di feriti gravi e riducendo le case in macerie. In mezzo a questa tragedia, più di 1,5 milioni di civili innocenti si trovano sfollati e lottano per garantire la loro sicurezza. Questa terribile situazione è ulteriormente aggravata dai 16 anni di assedio di Gaza e da decenni di occupazione, dove i diritti dei palestinesi alla vita, all’uguaglianza, alla salute, allo sviluppo e al movimento sono costantemente minati e violati.
Purtroppo, ci sono momenti in cui la comunità internazionale sembra essere selettiva nell’applicazione dei diritti umani, l’impegno globale per i diritti umani dovrebbe essere incrollabile e imparziale. Eppure, con il cuore pesante, riteniamo necessario far luce sull’eccessiva estensione dei diritti umani dei palestinesi, diventa dolorosamente chiaro che alcune vite sono considerate meno preziose di altre.
A Gaza, i cittadini, compresi i più vulnerabili, sopportano sofferenze e pericoli sempre maggiori. Le persone non hanno accesso all’acqua pulita, al cibo, all’elettricità e al carburante. Con ospedali fuori servizio a causa della mancanza di elettricità e carburante; la maggior parte degli ospedali non sono operativi a causa di un numero enorme di attacchi israeliani, con la tragica perdita di centinaia di personale sanitario. In mezzo al caos, la salute materna e infantile lotta, con 52.000 donne incinte che affrontano difficoltà e centinaia di bambini nati prematuri che si affidano alle incubatrici per sopravvivere. Alcuni di loro non sono sopravvissuti alle dure condizioni e sono morti, peggiorando profondamente la situazione umanitaria nella Striscia, lasciando dietro di sé un disastro umanitario multidimensionale. Non solo i bombardamenti, ma anche gli ospedali sono stati testimoni di un’intrusione da parte delle forze di occupazione israeliane. I pazienti sono stati sottoposti a 10 ore di interrogatorio e numerosi ospedali, in modo simile al precedente incidente all’ospedale AlShifa, i cittadini all’interno e intorno all’ospedale, compresi i pazienti, sono stati deliberatamente presi di mira.
E’ scoraggiante constatare che la sofferenza dei palestinesi provoca spesso indifferenza, esitazione nel condannare o, peggio, una cecità volontaria di fronte alle loro crisi. Mentre difendiamo i diritti umani in tutto il mondo, dobbiamo affrontare le innegabili disparità nelle nostre risposte alle violazioni dei diritti umani. Ogni vita dovrebbe essere tenuta in uguale considerazione, indipendentemente dalla nazionalità, dall’etnia o dalla posizione geografica.
Mentre assistiamo alla dura realtà e consideriamo l’impatto devastante di questa crisi sulla vita degli innocenti, i sogni degli individui infranti e le profonde violazioni dei diritti umani fondamentali, siamo costretti a porre una domanda a ciascuno di noi: crediamo ancora nei Diritti Umani?
Do you Still Believe in the Human Rights (clicca qui)
L’Associazione delle Autorità Locali Palestinesi – APLA