Rabat, capitale del Marocco, sta ottenendo riconoscimenti internazionali per il suo impegno nello sviluppo culturale e urbano. L’UNESCO ha designato la città come Capitale Mondiale del Libro per il 2026, mentre le Nazioni Unite, tramite il programma ONU-Habitat, le hanno conferito il Premio d’Onore 2024 per i suoi progressi in ambito urbano. Questi risultati sono strettamente legati alla leadership di Fatiha El Moudni, sindaca di Rabat e membro del COPPEM (Comitato Permanente per il Partenariato Euromediterraneo dei Poteri Locali e Regionali). La designazione di Rabat come Capitale Mondiale del Libro da parte dell’UNESCO è un riconoscimento dell’impegno della città nella promozione della cultura e dell’accesso alla conoscenza. Con 54 case editrici attive e uno dei più importanti saloni internazionali del libro in Africa, Rabat si distingue come un polo culturale in espansione.Sotto la guida della sindaca Fatiha El Moudni, Rabat ha intensificato gli sforzi per promuovere la lettura e l’alfabetizzazione, concentrandosi in particolare sulle comunità più vulnerabili. Queste politiche mirano a trasformare il libro in uno strumento di inclusione sociale, attraverso programmi dedicati che incentivano l’accesso alla cultura per donne e giovani. Il riconoscimento dell’UNESCO sottolinea l’importanza di queste iniziative, che non solo arricchiscono il panorama culturale della città, ma contribuiscono anche al suo sviluppo economico, creando opportunità di crescita e migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Rabat ha ricevuto il Premio d’Onore ONU-Habitat 2024 per i suoi risultati nel campo dello sviluppo urbano sostenibile. Il riconoscimento, assegnato durante la Giornata mondiale dell’habitat a Querétaro, in Messico, premia il programma “Rabat Ville Lumière”, un progetto del Re Mohammed VI che ha come obiettivo la riqualificazione della città attraverso iniziative che coniugano cultura, sport e sostenibilità. Uno degli interventi più significativi è stata la creazione di 175 campi sportivi di prossimità nei vari quartieri, che hanno migliorato l’inclusione sociale offrendo spazi di aggregazione soprattutto per i giovani. La sindaca El Moudni ha sostenuto questi progetti, trasformando gli spazi pubblici in luoghi di sviluppo sociale e comunitario. Il concorso “Rabat Jeunesse”, che nel 2023 ha visto la partecipazione di oltre 8.700 giovani, è un esempio concreto del suo impegno nel coinvolgere attivamente la popolazione.
Fatiha El Moudni, economista e sindaca di Rabat, ha giocato un ruolo determinante nel coordinare questi successi e come membro del COPPEM contribuisce a promuovere lo scambio di buone pratiche tra le città del Mediterraneo, rafforzando il ruolo di Rabat come modello di governance urbana. Il suo lavoro si è concentrato sull’inclusione delle fasce più deboli della popolazione e sul miglioramento delle infrastrutture della città. La sua leadership ha dimostrato come sia possibile integrare lo sviluppo economico con la sostenibilità e il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
I riconoscimenti ottenuti da Rabat, sia come Capitale Mondiale del Libro 2026 sia con il Premio ONU-Habitat 2024, sono una testimonianza del percorso di sviluppo intrapreso dalla città. La visione inclusiva e sostenibile di Fatiha El Moudni ha reso Rabat un esempio di buona governance urbana, in cui cultura, coesione sociale e sostenibilità sono priorità.