Skip to main content

L’Istituto euroarabo di Mazara del Vallo ha presentato, il 24 giugno scorso, il Dossier statistico immigrazione.  Curato dal Centro studi e ricerche Idos, quest’anno il rapporto annuale è stato presentato in collaborazione con il COPPEM.

I dati statistici del Dossier Idos, sintetizzati da Ginevra Di Maio,  in ambito globale, e da Leila Hannachi, con riferimento alla realtà regionale, sono serviti come spunto nel corso della webconference per focalizzare l’attenzione sulla dimensione internazionale del fenomeno migratorio e sul suo reale impatto in Europa, con un focus particolare verso l’area mediterranea.

Il Vescovo Mogavero ha esortato a rivolgere l’attenzione verso un’“umanità sofferente che non è carne da macello” sottolineando la necessità di un “Umanesimo Mediterraneo”. Abdelkarim Hannachi, professore del Centro e Studi Idos,  ha enfatizzato la necessità di un’effettiva partecipazione dei migranti alla vita politica; insieme ad altri relatori ha posto l’attenzione sull’immagine distorta del fenomeno che arriva attraverso i media, di fatto discrepante rispetto a ciò che emerge dai dati concreti che mostrano che non si assiste di fatto ad alcuna “invasione”.

Diverse le iniziative pilota siciliane presentate da Michela Bongiorno, Dirigente dell’Ufficio speciale Immigrazione della Regione e dall’Assessore Vito Bilardello e da Suor Alessandra Martin con riferimento a Mazara del Vallo. Quest’ultima ha inoltre raccontato a partire dalla propria diretta esperienza come una concreta integrazione porti all’arricchimento culturale ed umano sia di chi è accolto che di chi ospita: accoglienza intesa nella visione francescana come condivisione della vita, senza “porsi al di sopra”.

Particolarmente sentito l’intervento di Padre Pezzi che sulla base della propria esperienza in numerose missioni in Africa e America latina ha spostato l’attenzione del fenomeno migratorio verso la prospettiva dell’accaparramento di terre, espropriate ai cittadini come avviene in Messico e concesse alle multinazionali. Si è soffermato quindi sul “diritto di non emigrare” di tutti coloro che vogliono costruire un futuro a casa propria e necessitano delle condizioni economiche affinché ciò possa avvenire.

 

Per il COPPEM, Ilia Mazzone, direttrice relazioni internazionali,  ha portato i saluti del segretario generale, Francesco Sammaritano e nel trarre le conclusioni dell’evento ha evidenziato l’urgenza di un’azione interistituzionale mirata e di largo respiro, che preveda una più stretta cooperazione con i paesi di provenienza e transito dei migranti ed azioni concrete contro le violazioni dei diritti umani. La webconference è stata moderata da Maurizio Tosco in rappresentanza dell’istituto Euroarabo.