In occasione della Festa dell’Europa, il COPPEM coglie l’occasione per ringraziare i propri membri che credono in un comune progetto volto a contribuire, al livello dei poteri locali, alla stabilizzazione di uno spazio di dialogo, reciproca comprensione e cooperazione nell’area euromediterranea.
Schuman nel 1950 era lungimirante nel prevedere per il continente europeo che “Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche” e che “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”.
Similmente, 45 anni dopo, allargando l’orizzonte geografico dall’Europa oltre il Mar Mediterraneo, la Dichiarazione di Barcellona affermava che “I nuovi problemi politici, economici e sociali da una sponda all’altra del Mediterraneo, costituiscono sfide comuni che richiedono un’impostazione globale e coordinata, essendo la pace, la stabilità e la sicurezza di tale regione un bene comune”.
Il COPPEM, radicato al centro del Mediterraneo nella regione frontaliera d’Europa, opera in raccordo e costante cooperazione con la Regione Siciliana e guarda con interesse ed impegno ad entrambi gli obiettivi. Ciò non solo per la sua collocazione geografica, ma soprattutto per la fiducia accordata negli anni all’Ente da membri autorevoli dei paesi partner del Mediterraneo e dell’area mediorientale, nonché per la rappresentatività in ambito europeo consolidatasi a seguito del recente rinnovo quadriennale delle delegazioni dei suoi membri.
A seguito di tale attività inerente le relazioni internazionali, oggi la rappresentatività del Coppem è ben bilanciata tra Unione Europea e Mediterraneo nordafricano e mediorientale. È rilevante inoltre la rinnovata cooperazione con l’Organizzazione delle Città Arabe, basata in Kuwait, che apre le porte anche a future cooperazioni con altri paesi del Golfo Persico.
Con riferimento all’Europa, è da sottolineare che tra i nuovi membri del COPPEM figurano non solo autorità locali e regionali di paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ma anche capitali e importanti città di Austria, Germania, Romania, Belgio, Olanda, poiché l’idea di un futuro continente euromediterraneo comprende potenzialmente l’Unione Europea nel suo insieme.
Davvero crediamo che le differenti ricchezze culturali ed umane, oltre che economiche, di paesi dell’Europa centrale e mediterranea e dei paesi del Nord Africa e Medioriente possano rappresentare un giorno la forza di questo ambizioso progetto.
La partecipazione attiva dei membri storici dell’Ente e dei nuovi membri, che si insedieranno il 9 giugno in occasione della 30ma Assemblea Generale, rafforza la trama del COPPEM, intessuta negli anni a partire da una brillante e lungimirante intuizione datata ventun anni fa.