Il 13 Maggio a Palazzo dei Normanni il COPPEM ha organizzato un incontro tra magistrati provenienti da diverse giurisdizioni dell’area euro-mediterranea per affrontare le correlazioni tra criminalità internazionale e terrorismo nel Mediterraneo, un fenomeno che richiede un approccio integrato e multilaterale, che implica la cooperazione tra i paesi della regione, il rafforzamento delle istituzioni statali, l’ attuazione di politiche anticorruzione e un miglioramento della sorveglianza delle rotte del traffico illegale. La tavola rotonda organizzata dal COPPEM si prospetta come un ‘importante opportunità per potenziare la collaborazione e il coordinamento tra i giudici dell’area euro-mediterranea nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Si configura come un’occasione unica per condividere esperienze, conoscenze e migliori pratiche per contrastare questa crescente minaccia che richiede una risposta globale e coordinata.
Nell’area Euro-Mediterranea, esistono diverse peculiarità geografiche, politiche e culturali. Di conseguenza, le connessioni tra entità criminali e terroristiche possono assumere forme particolari a seconda della geografia e del contesto politico e sociale. Tuttavia, è prioritario avere una cooperazione euro-mediterranea a livello istituzionale e giuridico per creare un’ area di sviluppo e sicurezza.
L’Unione ritiene fondamentale avviare un lavoro sinergico contro la criminalità organizzata e il terrorismo. Nella “Comunicazione della Commissione sulla strategia dell’UE per contrastare la criminalità organizzata 2021-2025” si sottolinea chiaramente che “Per affrontare questa sfida transnazionale è necessario un impegno internazionale nella lotta alla criminalità organizzata, compresi ulteriori passi per sviluppare partenariati e cooperazione con i paesi dell’immediato vicinato e oltre”. Oggi, grazie all’interesse della Regione Siciliana e della Commissione Antimafia del Parlamento siciliano (ARS), uniamo le forze per approfondire le connessioni tra criminalità organizzata e terrorismo nei paesi euro-mediterranei, mettere a fuoco i principali vincoli di ciascun territorio e condividere idee e buone pratiche. La tavola rotonda redigerà un appello da inviare alle istituzioni europee ed alla lega araba.