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Fragilità della pace: l’ONU approva il Patto per il Futuro

In un contesto internazionale segnato da conflitti e crisi persistenti, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha recentemente adottato il “Patto per il Futuro”, un’iniziativa ambiziosa progettata per rendere l’ONU più pertinente ed efficace nel XXI secolo. Questa decisione è avvenuta pochi giorni dopo la Giornata Internazionale della Pace, evidenziando quanto la realizzazione di una pace duratura sia attualmente lontana dalla realtà. Nonostante l’opposizione di paesi come Russia e Iran, che hanno tentato di attenuare le critiche con emendamenti dell’ultimo minuto, il “Patto per il Futuro” è stato approvato. L’ONU definisce questo patto come una “dichiarazione storica” che impegna i suoi membri a lavorare per un futuro migliore per le generazioni a venire. Tuttavia, molti temono che le belle parole contenute nel documento non si traducano in azioni concrete.

Il patto, approvato dai 193 membri dell’UNGA, prevede un impegno ad accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e a rispettare gli accordi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Tuttavia, i conflitti in Gaza, Ucraina e Sudan continuano a mietere vittime, e l’incapacità dell’ONU di porre fine alle guerre e di garantire responsabilità per le violazioni del diritto internazionale è sotto i riflettori.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sottolineato l’importanza del multilateralismo, affermando: “Siamo qui per riportare il multilateralismo fuori dall’orlo del baratro. Ciò richiede non solo un accordo, ma anche un’azione”. Ha aggiunto che il “Patto per il Futuro” deve essere un catalizzatore per un nuovo impegno globale: “È tempo di riallineare i nostri sforzi per affrontare le sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico ai conflitti armati”. Tuttavia, la mancanza di misure operative specifiche per realizzare queste ambizioni solleva dubbi sulla capacità dell’ONU di affrontare le sfide globali attuali.

Il “Patto per il Futuro” include anche due documenti allegati, uno riguardante la regolamentazione dell’intelligenza artificiale e l’altro dedicato alla protezione del benessere delle generazioni future. Nonostante le buone intenzioni, esperti del settore avvertono che il testo è carente di dettagli pratici, lasciando i membri dell’ONU privi di chiare indicazioni su come realizzare tali obiettivi.

In un contesto di conflitti armati e crisi umanitarie, l’ONU deve sostenere la Corte internazionale di giustizia (ICJ). Tuttavia, l’incapacità di far rispettare le sue decisioni da parte di membri come Israele, che ignora il diritto internazionale nella sua offensiva a Gaza, evidenzia le limitazioni del sistema attuale. Sebbene il “Patto” prometta di rivitalizzare gli impegni sul disarmo nucleare e biologico e di migliorare la rappresentanza per le nazioni in via di sviluppo, resta poco chiaro come l’ONU intenda attuare queste riforme. Le crescenti critiche al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) evidenziano l’urgenza di un cambiamento, ma il documento continua a mancare di dettagli pratici su come procedere.

L’opposizione della Russia e di altre nazioni alla bozza originale del patto riflette le fratture esistenti tra i vari stati. Tuttavia, la Repubblica del Congo e il Messico sono riusciti a bloccare le modifiche proposte, consentendo così l’adozione del documento. In conclusione, l’approvazione del “Patto per il Futuro” rappresenta un tentativo di affrontare le sfide globali, ma senza un piano d’azione chiaro e misure concrete, rimane una speranza fragile per un futuro di pace e cooperazione. Con la guerra e la violenza che continuano a dilagare, l’umanità si trova di fronte a una realtà in cui la pace non è solo desiderata, ma assolutamente necessaria.